La Commissione Pari Opportunità
Il Consiglio dell’Ordine ha accolto l’istanza manifestata da alcune iscritte di avviare un percorso di attenzione alle problematiche di genere dando vita alla Commissione Pari Opportunità.
La Commissione si è insediata il 6 giugno 2013 ed ha tracciato le linee guida del percorso che intende perseguire definendo alcuni obiettivi e, prima ancora, i principi fondamentali cui intende ispirarsi.
I principi ispiratori condivisi in seno alla Commissione sono:
- Pari opportunità fra i generi e fra le generazioni: si pone qui l’attenzione alla necessità di favorire una uguaglianza sostanziale nelle opportunità di accesso alla professione, alla formazione, alla qualificazione professionale ed alla rappresentanza sia fra uomini e donne, sia fra professionisti e professioniste di generazioni diverse; da ciò consegue anche la promozione di azioni volte alla rimozione di comportamenti discriminatori e di ogni altro ostacolo che limiti di fatto la pari dignità e le pari opportunità fra generi e generazioni.
- Cultura di genere: intesa come sistema di regole e comportamenti inclusivi che tendano alla valorizzazione delle differenze attraverso percorsi che favoriscano la valorizzazione delle soggettività ed, in particolare, della soggettività di genere.
- Genere, generazioni e rappresentanza: porre l’attenzione al tema della rappresentanza (di genere e di generazioni) è tema sempre più attuale, anche alla luce delle innovazioni normative in tema di presenza dei generi negli organi di rappresentanza e decisionali sia in ambito pubblico, sia nel privato. Ciò nel rispetto del principio della “cultura di genere” e, dunque, della necessità di esprimere in termini di rappresentanza, non solo la presenza di persone di sesso diverso e di diverse generazioni, ma anche di rappresentarne il valore delle e nelle differenze.
La Banca dati Pari Opportunità
La legge 12 luglio 2011 n. 120 introduce le quote di genere, finalizzate ad incrementare la rappresentanza femminile negli organi amministrativi e di controllo di società quotate e di società a controllo pubblico. Il Regolamento attuativo della legge (DPR 251/ 20129) disciplina i nuovi criteri per la parità di accesso «agli organi di amministrazione e di controllo nelle società controllate da pubbliche amministrazioni non quotate in mercati regolamentati». Per le nomine in Cda e Collegi successive all’entrata in vigore del Dpr, il rapporto tra donne e uomini dovrà almeno essere pari a 1 su 5, mentre, quando le cariche saranno riassegnate, dovrà passare a 1 su 3 e ciò resterà valido per almeno tre mandati consecutivi.
Nell’ambito delle proprie attività, la Commissione Pari Opportunità dell’ODCEC di Siena ha promosso la costituzione della Banca Dati Pari Opportunità finalizzata a mettere a disposizione di società quotate e società pubbliche, profili professionali esperti e formati.
Le/gli iscritte/i all’Ordine, oltre ad aver superato l’esame di Stato per l’accesso alla professione, hanno, infatti, l’obbligo di formazione professionale continua in materie giuridiche ed economico aziendali (90 crediti formativi professionali in ciascun triennio formativo, con un minimo di 20 crediti annuali).
Alla Banca Dati potranno registrarsi professioniste e giovani professionisti (per i primi 5 anni di iscrizione) regolarmente iscritti all’Ordine.
L’iscrizione avviene attraverso la compilazione del fac simile di CV e l’autorizzazione alla pubblicazione dello stesso da trasmettere alla Segreteria dell’Ordine; si precisa che saranno accolti esclusivamente i CV compilati secondo il modello allegato.
Le società interessate ad uno o più profili professionali presenti, potranno richiedere i CV completi direttamente alle iscritte/i nella banca dati.